Ciambelle o “frati fritti” e i ricordi più dolci
La ricetta per preparare queste strepitose ciambelle fritte, morbidissime e profumate all’arancia, arriva dalla Sardegna e il nome originale è “parafrittus” o “fatti fritti“.
Sono golosissime!
Uno dei miei dolci preferiti in assoluto…
Infatti mi è stato impossibile non addentare il mio modello!
Un altro modo scherzoso in cui vengono chiamate queste irresistibili frittelle è “frati fritti“.
Ciò è dovuto ai colori che assumono in cottura che ricordano quelli della tunica dei frati (in particolare la striscia chiara nel mezzo richiamerebbe la cintura di corda che legano in vita).
Io li adoro, perché, a parte l’innegabile bontà, sono legate ai miei ricordi di infanzia…
Negli anni in cui ho vissuto nella meravigliosa Sardegna ero una bambina che si divideva tra due famiglie: la mia e quella dei nostri più cari vicini, persone di cuore che ricordo sempre con immenso affetto.
Scelsi di farmi adottare da questa seconda famiglia perché anche da loro mi sentivo a casa e tra i componenti c’erano dei bambini molto simpatici della mia età.
Fu un periodo che non dimenticherò mai, e voglio dedicare questa ricetta alla Signora Margherita che preparava i frati fritti in grande quantità e li condivideva generosamente con noi.
La tradizione sarda vuole che i primi Para Frittus pronti si portino ai vicini (almeno quelli più meritevoli), questa usanza si chiama “sa mandada”.
Da bambina non ero a conoscenza di questa tradizione, per cui quando la Signora Margherita si metteva all’opera imponevo ancor più decisamente la mia presenza e, tra un gioco e l’altro, assistevo alla preparazione per assicurarmi una dose ben calda e aggiuntiva di frittelle!
La vita poi ci ha poi fatto tornare ad essere lontani e nell’arco degli anni ci siamo persi di vista, ma certi ricordi restano nel cuore…
Ricetta delle ciambelle fritte o parafrittus
Ingredienti
Per 8 persone- 250 gr di farina manitoba
- 200 gr di farina 00 di buona forza
- 190 gr di latte ca.
- 70 gr di burro a temperatura ambiente
- 50 gr di zucchero
- 2 uova (medie)
- La buccia grattugiata di due arance non trattate
- La buccia grattugiata di un limone non trattato
- 60 gr di spremuta d'arancia ca.
- Un pizzico di sale
- 2 gr di lievito di birra
- 50 gr di farina 00 di buona forza
- 55 gr di latte
- Olio di arachidi q.b.
- Zucchero semolato q.b.
Per circa 25 ciambelle
Per il lievitino
Per friggere
Per la copertura
Preparazione
Non è indispensabile, ma l’utilizzo di una planetaria sarebbe ideale considerato che l’impasto è molto morbido, inizialmente appiccicoso, e va lavorato a lungo.
Per quanto riguarda la farina, ho utilizzato metà farina di forza (manitoba con 14% di proteine) e metà farina 00 adatta ai lievitati (con 11% di proteine) e il risultato è stato perfetto.
Lavorazione a mano
Fate una fontana con la farina all’interno di una ciotola capiente.
Lavorate le uova a parte con lo zucchero per scioglierlo, poi mettete il composto ottenuto al centro della fontana insieme alla buccia grattugiata degli agrumi e al lievitino.
Iniziate a impastare portando al centro poco per volta la farina e unendo man mano i liquidi facendoli assorbire gradatamente.
A liquidi quasi ultimati aggiungete il sale e il burro morbido a pezzetti.
Finiti gli ingredienti iniziate a lavorare energicamente l’impasto delle ciambelle tirandolo e sbattendolo nella ciotola fino a che non si staccherà bene dalle pareti e assumerà una consistenza molto elastica, perfettamente liscia e setosa.
Lavorazione con planetaria
Mettete le uova nella ciotola insieme allo zucchero e mescolate con una paletta per scioglierlo, aggiungete il lievitino, la scorza degli agrumi e la farina, montate il gancio a foglia e iniziate a lavorare a bassa velocità inserendo i liquidi poco per volta.
A circa metà dei liquidi aggiungete anche il sale e alla fine inserite il burro morbido a pezzi poco per volta.
Portate l’impasto dei frati fritti ad incordatura alternando bassa e media velocità, ogni tanto staccatelo dai bordi utilizzando un leccapentole, riunitelo e ribaltatelo nella ciotola un paio di volte nel corso della lavorazione.
In ultimo sostituite la foglia con il gancio, portate nuovamente la massa a completa incordatura (aggrappata al gancio e staccata dalla ciotola).
Lievitazione e cottura
Trasferite l’impasto delle ciambelle su un piano infarinato, arrotondatelo e mettetelo in un contenitore leggermente imburrato, sigillate con pellicola e ponetelo a lievitare in un luogo riparato, possibilmente ad una temperatura tra i 26 e i 28°C, fino al raddoppio del volume (secondo la temperatura ci impiegherà mediamente 3 ore).
A lievitazione ultimata rovesciate la massa su un piano infarinato, sgonfiatela bene schiacciandola con le mani e rimettetela nel suo contenitore.
L’impasto dei frati fritti risulterà appiccicoso, per formare le ciambelle preparate davanti a voi un pentolino con dell’acqua e infarinate molto bene il piano di lavoro.
Inumiditevi le mani e con una tirate un lembo di pasta, con l’altra stringendo tra pollice e indice mozzate dei pezzi grandi circa quanto un uovo e posateli sul piano ben infarinato; fate 5-6 mucchietti di pasta per volta e aiutandovi con la farina formate dei piccoli panetti rotondi.
Utilizzate un piccolo stampino o un ditale da cucito (lavato e asciutto) per tagliare i buchi, oppure premete il centro tra pollice e indice fino a creare i fori.
Ponete man mano le ciambelle su una tovaglia infarinata, sistemate la forma allargando un po’ i buchi (in cottura tenderanno a stringersi), quindi coprite ripiegando la tovaglia.
Lasciate riposare i frati fritti per circa mezzora così che si rigonfino un pochino, poi friggeteli in olio ben caldo partendo dai primi che avete formato e finendo con gli ultimi.
L’olio dovrà essere abbondante (le frittelle dovranno galleggiarvi), regolate la fiamma/temperatura in modo che i frati fritti non scuriscano troppo velocemente.
Immergete i parafrittus nell’olio prima dalla parte più tonda che non appoggiava sul piano durante il riposo, quando saranno bruno-dorati girateli dall’altro lato, a cottura ultimata adagiateli su carta assorbente.
Se avete utilizzato il ditale da cucito o stampino, ricordate di friggere anche i buchi, vanno a ruba!
Rotolate le ciambelle fritte nello zucchero semolato e gustatele preferibilmente ancora tiepide.
Commenti
17 commenti su "Ciambelle o “frati fritti” e i ricordi più dolci"
Effettivamente il modello era irresistibile :-)
Ciao, a presto ....
V.
Bacioni...
I like....
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L'interno, quei buchini ad hoc,quegli alveoli da maestro!!
Brava e un abbraccio
Monica